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RISPOSTE alle domande più frequenti

DOMANDE GENERALI

D.: Di cosa si tratta’?

R.: E’ un’Arte che trasforma situazioni-problema in benessere attraverso un contatto lieve delle dita. JoyTouch trascende ogni tecnica perché basata essenzialmente sulla creazione di un particolare stato interiore, é quindi associabile e integrabile ad ogni Arte Corporea.

D.:Perché lo si riceve?

R.:Quando si desidera avere maggior benessere psicofisico.

D.: Come si svolge?

R.: Il Ricevente é seduto o disteso mentre l’operatore lo tocca leggermente con le dita in varie parti del corpo per pochi minuti.

D.: Chi lo puo’ praticare?

R.: Chiunque lo desideri e frequenti il Seminario Practitioner, di 15 ore, per il quale non sono richiesti particolari prerequisiti.

D.: Come funziona?

R.: L’Operatore, dopo essersi collegato col Campo Morfico della Gioia-Joyfield  e della Fisica Quantistica, chiede al Ricevente dove desidera portare maggior benessere, assume l’Attitudine Interiore e infine lo tocca lievemente in vari punti del corpo.

Così facendo scaturisce quello che in Fisica Quantistica si chiama: “collasso dell’onda funzione” il quale determina la trasformazione utile e necessaria per il Ricevente.

D.: Chi lo insegna?

R.: Alberto Giacomini, ideatore di Joytouch, con oltre venticinque anni di esperienza come Docente e Direttore Didattico della Scuola di Zen Shiatsu e dell’Istituto Internazionale di Muatsu da lui fondato assieme a Giulia Jordan.

Dal 2016 è insegnato anche dai JOYTER – Insegnanti diplomati Giovanni Andrea Paggiolu e Annalisa Campus

D.: E’ necessario avere competenze specifiche per apprendere Joytouch?

R.: Come già detto, nessuna. E’ sufficiente desiderare impararlo.

 

 

 DOMANDE DI TERAPISTI e

                   OPERATORI DI ARTI OLISTICHE

D: Riconosco i benefici che si ottengono tramite Joytouch, ma non ho intenzione di ricominciare a imparare una nuova Arte, sostituendola alla mia. Che mi dici?

R: Grazie per aver sollevato un tema così importante. Joytouch non intende sostituirsi ad alcuna Arte Olistica. Al contrario i pochi minuti che richiede, l’immediatezza dell’aumento di benessere che ne consegue e la gioia che fa affluire sono elementi che si prestano proprio ad essere integrati CON la tua Arte. E’ come se in un motore intervenisse un dispositivo turbo che accelera e potenzia le sue prestazioni. Senza maggiori consumi, però!

D: D’accordo, però ritengo che il praticarlo all’interno della mia Arte comporti comunque una qualche discontinuità che in definitiva potrebbe incidere sulla fluidità della mia esecuzione.

R: E’ bene mettere in evidenza che Joytouch non è una tecnica manuale, bensì l’Arte di trasferire informazioni positive e generative che scaturiscono da una Attitudine Interiore e che, applicando i principi della Fisica Quantistica, sono poi veicolate da un tocco lieve delle dita.

Ebbene questa Attitudine, una volta appresa può essere veicolata allo stesso modo attraverso il tocco delle tue mani esattamente come fai nell’esercizio della tua Professione d’aiuto. Così la fluidità d’esecuzione, assieme ad ogni altra caratteristica della tua Arte, saranno salvaguardate.

D: Capisco, tuttavia ho ancora qualche perplessità …

R: Se desideri dissiparle puoi leggere nelle testimonianze quelle di altri Colleghi, puoi anche assistere a dimostrazioni fatte da Joyner e infine offrirti una seduta di JQT.

Siamo infatti certi che l’esperienza personale travalichi ogni concettualizzazione e quella di Joytouch sarà sicuramente … toccante.

DOMANDE DI ARMONIZZATORI MUATSU;

                                  ZEN SHIATSU SHI e KA

 

D.: Nel corso degli ultimi vent’anni vi è stata una rilevante trasmutazione: da Zen Shiatsu, insegnato e diffuso dalla Scuola, in Muatsu insegnato e proposto dall’Istituto. Attualmente poi si sta assistendo al successo e alla popolarità di Joytouch, che appare essere una pratica trascendente la corporeità.

Ciò potrebbe essere percepito, da chi si è diplomato con la Scuola, come se Zen Shiatsu venisse relegato in un ambito di pura pratica manuale, destinato a influire solo a livello corporeo. E’ così?

R: Certamente no. Infatti è stato sempre insegnato che, in quanto Esseri Olistici, tutte le nostre manifestazioni e i nostri aspetti sono tra di essi interconnessi, per cui ogni approccio corporeo influenza ogni altro livello dell’Essere.
La trasmutazione di cui parli non mette in alcun modo in discussione tale assioma. Semmai lo rafforza.
Essa rappresenta, invece, una diversa e ancora più raffinata modalità di approcciare quell’Essere sublime che siamo, in armonia con le trasformazioni planetarie in atto e con l’espansione della coscienza individuale.
Siamo infatti convinti che ora, più che mai, ci si trovi nella necessità di accompagnare l’Umanità verso l’affascinante traguardo della Coscienza dell’Unità. E per questo, a nostro avviso, sono molto più indicati Muatsu e Joytouch di Shiatsu, anche se siamo certi e contemporaneamente ci auguriamo che esso continui ad assolvere meravigliosamente la funzione di distributore di benessere e di catalizzatore delle alchimie interiori nonché risvegliatore delle coscienze.

Se poi i diplomati Zen Shiatsu Shi e Ka, e gli Armonizzatori Muatsu integrano JQT alla loro Arte (così come sarebbe auspicabile per ogni altra Arte corporeo – olistica) la sinergia risultante dà luogo a straordinari effetti benefici a ogni livello dell’Essere, come confermano costantemente i numerosi Operatori che si sono diplomati Joyner.

D.: Vi è quindi compatibilità tra Muatsu, Zen Shiatsu e Joytouch?

R.: Totale compatibilità: infatti Joytouch, in quanto espressione più elevata ed evoluta di Muatsu lo rende più efficace e rapido nell’aumentare il benessere del Ricevente.

A sua volta può beneficiarne Zen Shiatsu, in quanto possiede le radici da cui si è poi sviluppato Muatsu, quindi ad esso sono applicabili le stesse indicazioni.

Analoga compatibilità e sinergia viene riscontrata da Operatori di altre Arti Olistiche

D.: Allora come può JQT essere specificamente integrato in queste Arti?

R.: I riflessi corporei che si apprendono a livello Practitioner possono essere praticati:

– nella ricerca di Kyo

– nel Setsu shin dei polsi

– nel Chushin

– nei riequilibri energetici: K/J e Sankaku.

E’ sopratutto nei Riequilibri Sinergico, del Triplice e Chong che Joytouch esalta rapidamente i loro benefici effetti.

Proprio durante questi riequilibri con JQT, molti Armonizzatori/ Joyner riferiscono di aver raggiunto, assieme con il Ricevente, stati di straordinaria consapevolezza.

D.: Ho potuto constatare di persona che JQT in pochi minuti allevia situazioni-problema che duravano da molto tempo, mentre io con Muatsu /Zen Shiatsu impiego anche più sedute per pervenire a risultati analoghi. Ciò significa che JQT in prospettiva potrebbe soppiantarli ?

R.: Tutt’altro! Quello che avverrà è semplicemente l’integrazione e quindi il potenziamento di Muatsu /Zen Shiatsu che, a maggior ragione, continueranno ad mantenere la loro importanza come Arti olistiche.

Va tenuto infatti presente che esse soddisfano l’imprescindibile bisogno – necessità – desiderio di contatto corporeo, anche profondo, insito nella natura umana.

D.: Non essendovi prerequisiti alla partecipazione ai Seminari Practitioner, avviene che alcuni diplomati non hanno alcuna precedente esperienza come Operatori di Arti Olistiche e neppure una preparazione in Psychealing. Non hanno quindi sviluppato conoscenze e abilità nella gestione nel rapporto interpersonale, per non parlare del rapporto con loro stessi.

Come si concilia ciò con l’impostazione della Scuola di Zen Shiatsu e dell’Istituto, che la ritenevano indispensabile per una professione d’aiuto?

R.: Va tenuto innanzitutto presente che in JQT il Ricevente è seduto, mentre il Joyner è in piedi accanto a lui; il contatto è lieve, è effettuato con le sole dita e dura poco tempo, a differenza di Muatsu/Zen Shiatsu dove il Ricevente è allungato sul tatami; l’Armonizzatore/Operatore è al suo fianco e per circa un’ora effettua un ampio contatto avvolgente, all’interno del quale porta peso -che può essere mantenuto in profondità, anche a lungo- con dita – palmi –gomito- ginocchia in una successione di punti.

E’ quindi proprio in Muatsu/Zen Shiatsu, che le posizioni reciproche sul tatami, la quantità, la profondità e la durata del contatto fanno scaturire la necessità indispensabile di acquisire le capacità e le abilità di cui parli. Infatti è nella profondità di una lunga relazione che affiorano le tematiche e le dinamiche che sono trattate in Psychealing.

Condizioni queste che non si verificano in JQT, per cui il Joyner non necessita di questa specifica formazione.

 

D.: Hai ragione, e allora perché per diventare Master può essere ritenuta necessaria una “Formazione Didattica” , che suppongo essere affine a Psychealing?

R.: Divenire Master presuppone una profonda relazione con un gruppo, al cui interno sono date le iniziazioni individuali al campo morfico di JQT. Vi sono quindi i presupposti affinché chi non aveva maturato in precedenza conoscenze e abilità nell’esplorazione di se e degli altri lo faccia.

Così come durante il colloquio con Insegnanti o ex Allievi della Scuola-Istituto potrebbero emergere necessità d’integrazione per qualche particolare aspetto.